Äs s’ciâpa pió mòschi cun ’na gòsa ed mēl che cun ’na bòta d’aşèj

Si acchiappano più mosche con una goccia di miele che con una botte d’aceto.

Il nostro proverbio recitato qui in dialetto da Luciano Cucchi

Benché presente nel nostro dialetto, questo modo di dire non è solo tipicamente reggiano, ma probabilmente è un proverbio noto in tutto il mondo; questo non ne sminuisce la sua validità; anzi, proprio perché ha un valore assoluto, è un bene che sia diffuso in ogni luogo e in ogni lingua.

Di questi tempi sembra proprio che molti non ne conoscano il significato o, perlomeno, che non mettano in pratica l’insegnamento che dovrebbe trasmettere

Essere gentili con gli altri consente di ottenere risultati certamente migliori rispetto a metodi violenti o sgarbati. La gentilezza oggi è largamente dimenticata da troppe persone, sempre pronte ad offendere mantenendosi semmai nell’anonimato dei social. Per non parlare poi della violenza della guerra …

Credits: Charles Long 3D Illustrator

Un episodio di inizio maggio, ripreso dai media, ci conferma la validità di questo proverbio.

Valentina Palli, sindaca di Russi in provincia di Ravenna e diversi suoi collaboratori sono stati insultati per mesi da un signore novantenne (“una mosca fastidiosa”) che non tollerava il traffico davanti a casa sua. La sindaca poteva usare, se lo avesse voluto,  i metodi forti (“una botte d’aceto”) per far cessare quegli insulti ma ha preferito essere gentile presentandosi a casa di quel signore con una brioche (“una goccia di miele”), rompendo la solitudine di quel signore, intrattenendolo in chiacchiere sulla sua storia e quella della sua famiglia. Le visite poi si sono ripetute, sempre con l’offerta di una brioche. Come per magia son finiti gli insulti e, cosa ancora più impressionante, sembra che la strada sia diventata tranquillissima perché l’anziano signore non ne ha ha mai più parlato.


La versione reggiana del proverbio consente una piccola riflessione sull’importanza degli accenti nella scrittura del dialetto.
Nel dialetto reggiano La parola mel si presta a vari significati completamente diversi, a seconda dell’accento che si mette sulla e:
mél = mille
mêl = male
mēl= miele

Il nostro Luciano Cucchi pronuncia qui i diversi accenti


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