La nota Metodologica sulla ricerca eseguita è consultabile qui ►
Nota alla consultazione:
(*) Un asterisco indica termini utilizzati prevalentemente nella zona montana;
(**) Il doppio asterisco indica termini utilizzati prevalentemente nella zona padana.
Per l’intero repertorio è disponibile anche la ricerca a partire dal nome in dialetto nella pagina AL PIANTI IN DAL BAVÓLL ►
Per agevolarne la consultazione abbiamo suddiviso alfabeticamente il repertorio nelle varie pagine dell’elenco sottostante.
| A | B | C | D | E | F | G | I | L |
| M | N | O | P | R | S | T | V | Z |

Denominazione scientifica:
Phalaris arundinacea
Denominazione comune:
Erba cordella, Scagliola palustre
Denominazione in Arşân:
Êrba curdèla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Gianni Giovannini in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sorghi halepense
Denominazione comune:
Sorgo selvatico, Sorgo d’Aleppo, Sorghetto, Melgastro, Canestrello, Melghetta, Sagginella
Denominazione in Arşân:
Mèlga ròssa
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Una espressione dialettale dice: Pèrdres in dla mèlga (scomparire alla vista, andarsene di nascosto, rimanere disorientato), probabilmente per l’altezza della pianta che può arrivare a 180 cm.
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sagittaria sagittifolia
Denominazione comune:
Sagittaria comune, Erba saetta
Denominazione in Arşân:
Êrba sajèta, Pè d’ êşen
(Erba saetta, Piede d’asino)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome del genere deriva dal latino ‘sagitta‘ freccia, per la forma delle foglie simile alla punta di una freccia. Tuttavia, la pianta produce tre diversi tipi di foglie: le primordiali sommerse, lineari-nastriformi o spatolate; le intermedie (se presenti) flottanti, ovato-auricolate, che giustificano probabilmente il nome Pè d’ êşen; le foglie emerse erette con lamina sagittata a contorno triangolare, con 3 lobi acuti (come in fotografia), che giustifica il nome Êrba sajèta.
Foto di Marco Banzato e Roberto Masin in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Lythrum salicaria
Denominazione comune:
Salcerella comune, Riparella
Denominazione in Arşân:
Panzōl, Murgòun, Sâleş Murgòun, Sâleş Munarèin
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine munarèin = piccolo mugnaio, fa pensare all’ambiente ricco d’acqua dove vive questa pianta. Anche il termine murgòun, con il quale si indica un uccello acquatico come la nitticora, fa pensare agli ambienti umidi.
Foto di Marinella Zepigi in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salix alba
Denominazione comune:
Salice comune, Salice bianco, Salice da pertiche
Denominazione in Arşân:
Sâleş, S’ciôch, Vîdsa biânca*
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il riferimento al colore bianco è dovuto al biancore delle foglie (pagina inferiore), che fanno apparire bianca a distanza l’intera chioma quando è agitata dal vento.
Altre denominazioni dialettali sono: Pasòun, Sâleş da pêrdghi (pertiche), Sâleş da brôch (rami), Sâleş da plêr (scortecciare), Sâleş da pudêr (potare), Sâleş da câvagn (canestri), Sâleş da pavēri (da impagliare), Sâleş da strôpa (vimini), Sâleş da trèsa (treccia), Sâleş panzol (da vimini), Sâleş pasòun (pertiche).
Foto di Silvano Darivo in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salix babylonica
Denominazione comune:
Salice piangente
–
Denominazione in Arşân:
Sâleş piuvintân
(Salice piovoso)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Nella denominazione dialettale: piuvintân = piovoso.
Secondo una fonte non verificata, per il popolo ebreo, i Salici erano considerati alberi che avevano il potere di propiziare la pioggia.
Foto di Milena Villa in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salix purpurea
Denominazione comune:
Salice rosso
–
Denominazione in Arşân:
Sâleş ròss, Sâleş da panēr, Vîdsa ròssa*
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome specifico è riferibile sia agli amenti maschili (antere) e femminili (stimmi), sia ai rametti dell’anno, di color rossastro.
Foto di Silvano Radivo in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salix eleagnos
Denominazione comune:
Salice ripaiolo
–
Denominazione in Arşân:
Sâleş munarèin
(Salice mugnaino)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine salix (da cui sâleş) deriva forse dal celtico “sal lis” = “presso l’acqua”. Secondo altra fonte da una radice greca Elikē si passa al latino Sàlix (cit. da Savino Rabotti). Il termine munarèin = piccolo mugnaio fa pensare all’ambiente ricco d’acqua dove vive questa pianta.
Foto di Silvano Radivo in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Poterium sanguisorba
Denominazione comune:
Salvastrella minore, Bibinella
–
Denominazione in Arşân:
Êrba strèla, Pimpinèla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Un vecchio proverbio, riferendosi alla Poterium sanguisorba recita: “L’insalata non è buona e non è bella se non c’è la Pimpinella” . Anticamente questa specie era conosciuta come Pimpinella e così è ancora conosciuta. Êrba strèla (erba stella), probabilmente per l’aspetto dei fiori. Con il termine erba stella si indicano anche altre piante (Hepatica nobilis, Plantago coronopus, Alchemilla Vulgaris).
Foto di Franz Neidl in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salvia pratensis
Denominazione comune:
Salvia comune, Salvia di Bertoloni
–
Denominazione in Arşân:
Êrba ed Sant’Albert, Pân dal cóch, Sèlvia
(Erba di Sant’Alberto, Pane del cucco)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine salvia deriva probabilmente dal latino “salvere” letteralmente star bene, godere buona salute.
Anticamente nelle campagne piemontesi si pensava che le foglie di salvia nascondessero sovente un minuscolo rospo; e se si fosse messa della salvia in una boccetta di vetro per poi collocarla sotto il letame, ne sarebbe uscito un animale il cui sangue avrebbe avuto la virtù di far perdere la conoscenza ai cani. Queste credenze furono registrate anche in un trattato, De virtutibus herbarum, attribuito erroneamente ad Alberto Magno, dove si riferiva che la salvia putrefatta sotto il letame generava un verme oppure un uccello con la coda di serpente. Toccando il petto di qualcuno col suo sangue, costui avrebbe perduto la sensibilità per qualche tempo. Se invece si fosse posta la sua cenere nel fuoco, si sarebbe udito uno scoppio spaventoso. Accendendo infine la lampada in cui si fosse messa questa cenere magica, si sarebbe vista tutta la casa formicolare di serpenti.(Riportato in: Alfredo Cattabiani. “Florario: Miti, leggende e simboli di fiori e piante”. Probabilmente da queste credenze deriva la denominazione di Êrba ed sant’Albert.
Foto di Marinella Zepigi in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Salvinia natans
Denominazione comune:
Erba pesce, Salvinia natante
–
Denominazione in Arşân:
Êrba da pèss
(Erba da pesci)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine Erba pesce deriva dalla disposizione delle foglie (a lisca di pesce). Altre piante prendono in alcune regioni il nome di Erba da pesci, in quanto utilizzate per pescare i pesci (es. Solidago virga aurea, Verbascum thapsus), cosa improbabile per la Salvinia natans essendo una pianta acquatica.
Foto di Patrizia Ferrari in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sambucus nigra
Denominazione comune:
Sambuco comune, Sambuco nero
–
Denominazione in Arşân:
Nébi nîgher, Sambûgh
(Ebbio nero)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome del genere pare derivi dal greco” Sambike”, strumento musicale che si fabbricava coi rami del sambuco svuotati del midollo, oppure dal latino “sambuca”, che è dal greco “sambýke”, a sua volta di origine orientale, nome in origine proprio di uno strumento musicale a corde, che indicò in seguito degli strumenti a fiato.
Secondo quanto riportato da Riccardo Bertani l’origine del termine sarebbe il latino sambucus, che indicava una sorta di legno cavo adoperato come contenitore. Questa origine sarebbe confermata dal sanscrito sanduk e dall’arabo sandûqun, che indica qualsiasi contenitore di legno sia esso una cassetta o una barca da carico.
Il termine nébi è la dialettizzazione del nome Ebbio che indica il Sambuco ebbio o Falso sambuco (Sambucus ebulus).
Foto di Marinella Zepigi in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Digitaria sanguinalis
Denominazione comune:
Sanguinella comune
–
Denominazione in Arşân:
Malèrbia, Molèrbia, Mulèrbia
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome dialettale è motivato dal fatto che ai tratta di una terribile infestante, da non confondere con il Corniolo sanguinella (Cornus sanguinea), che in dialetto fa Sangunèina o Sangunèla.
Cresce d’estate e produce caratteristiche infiorescenze dalla forma che ricorda una mano, da cui prende il nome scientifico (Digitaria), mentre per il termine sanguinalis questo è quanto viene riportato in un Dizionario delle Scienze Naturali del 1840:
“Questa graminacea tolse un tal nome, perché fuvvi un tempo nel quale i medici la proponevano e la usavano per produrre l’ emorragia dal naso, col mezzo meccanico delle sue spighe. Il qual uso (tanto varian le cose!) poiché fu dismesso dai medici, rimase nelle campagne presso i ragazzi della plebe, i quali per balocco e con danno ancora della loro salute, costumano, come facevano anco a‘ tempi del Mattioli, di battere ripetutamente col pugno della mano dentro ai buchi del naso la introdotta spiga, finché comincia a scorrerne sangue; e in Toscana sogliono a un tempo ripetere queste rimate parole:
erba erba sanguinella,/fammene uscire una catinella.”
Foto da: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Satureja montana
Denominazione comune:
Santoreggia montana
–
Denominazione in Arşân:
Savuréja, Savurézen
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome del genere trae origine dal latino satura = ciottola per legumi, probabilmente perché venivano insaporiti con questa pianta.
Foto di Giuliano Salvai in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Saponaria officinalis
Denominazione comune:
Saponaria comune
–
Denominazione in Arşân:
Lansòun, Êrba da savòun, Saponària, Saponèa
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Saponaria dal latino sapo = sapone per le saponine contenute nelle radici delle piante di questo genere.
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Saxifraga paniculata
Denominazione comune:
Sassifraga alpina, Sassifraga panicolata
–
Denominazione in Arşân:
Zegzéfra
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Giuliano Salvai in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Phalaris canariensis
Denominazione comune:
Scagliola comune, Canaria
–
Denominazione in Arşân:
Scaja**, Scajōla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Cirsium arvense
Denominazione comune:
Cirsio dei campi, Cardo campestre, Stoppione
–
Denominazione in Arşân:
Scarşòun, Stupiòun
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Lactuca sativa subsp. Serriola
Denominazione comune:
Lattuga selvatica, Scaróla, Erba bussola
–
Denominazione in Arşân:
Gratuşèin
(Grattugino)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
La pianta è rivestita di setole appuntite che possono spiegare il nome dialettale = piccola grattugia.
Foto di Giuliano Salvai in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Scilla bifolia
Denominazione comune:
Scilla silvestre
–
Denominazione in Arşân:
Séla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine Séla è la dialettizzazione di Scilla, nome derivante dal latino scilla che deriva a sua volta dal greco skilla = scilla, sorta di cipolla
Foto di Giuliano Salvai in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Asplenium scolopendrium
Denominazione comune:
Scolopendria comune, Lingua cervina, Asplenio scolopendrio
Denominazione in Arşân:
Léngua cervèina
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Nino Messina in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Scorzonera laciniata
Denominazione comune:
Scorzonera sbrindellata, Scorzonera laciniata
Denominazione in Arşân:
Bêrba ed prēt, Raişa amêra
(Barba di prete, Radice amara)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
La Bêrba ed prēt indica verosimilmente il pappo di setole piumose dei frutti della Scorzonera.
Foto di Stefano Michelucci in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sempervivum arachnoideum
Denominazione comune:
Semprevivo ragnateloso
Denominazione in Arşân:
Carciòf salvâdegh, Êrba vîva, Êrba da câj, Êrba pr’al mêl dl’urèina, Urcîna
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Êrba vîva , dal termine sempervivum, dal latino sempre vivo, probabilmente per la resistenza di questa pianta in ambienti ostili e siccitosi.
Foto di Franco Guadagni in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sinapis arvensis
Denominazione comune:
Senape selvatica, Senape arvense
Denominazione in Arşân:
Lâns, Lânser
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
È un’erba infestante del grano, che si cercava di estirpare finché era tenera, prima che si propagasse maggiormente. Savino Rabotti riporta questo detto, nel reggiano della montagna: J èn pu’ i lànser che i stupiùn = Un male peggiore dell’altro. Col termine stupiòun si definivano i cardi selvatici anch’ essi dannosi per il grano.
Foto di Daniela Longo in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Senecio vulgaris
Denominazione comune:
Senecione comune, Senecio comune, Calderina
Denominazione in Arşân:
Cardlèina
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Giuliano Salvai in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Polygonatum odoratum
Denominazione comune:
Sigillo di Salomone comune
Denominazione in Arşân:
Léli da frîdi, Sigéll ed Salomòun
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine Sigéll ed Salomòun deriva dalle caratteristiche cicatrici visibili nel rizoma lasciate dai fusti degli anni precedenti aventi la forma di sigillo, da cui il nome comune: sigillo di Salomone.
Foto da: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Silene vulgaris
Denominazione comune:
Silene rigonfia, Bubbolini, Strigoli, Schioppettini
Denominazione in Arşân:
Êrba dal cóch, S’ciuptèin
(Erba del cucco, Schioppettino)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
S’ciuptèin = schioppettino. Il termine è dovuto al fatto che quando vengono stretti tra le dita, i fusti di questa pianta, emettono un particolare rumore prodotto dall’attrito dello sfregamento delle parti vegetali della pianta.
Diverse piante prendono il nome di Êrba dal cóch o Pân dal cóch (cuculo), in quanto sbocciano quando il cuculo fa sentire il suo caratteristico canto, annuncio di primavera (lo ricorda anche un proverbio: «Ai primi di aprile il cuccù deve venire»).
Foto di Mauro Bisti in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Cotinus coggygria
Denominazione comune:
Sommacco selvatico, Scotano
Denominazione in Arşân:
Sumâch
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Myriam Traini in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sorbus domestica
Denominazione comune:
Sorbo domestico, Sorbo comune
Denominazione in Arşân:
Carbèla*, Cherbèla, Curbèla, Sòrba, Sòrbla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine Sorbus, da cui Sòrba, deriverebbe da 2 parole celtiche con il significato di “aspro” e “pomo”.
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sorbus aucuparia
Denominazione comune:
Sorbo degli uccellatori
Denominazione in Arşân:
Cherbèla salvadga
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Foto di Aldo De Bastiani in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Spergula arvensis
Denominazione comune:
Renaiola comune, Spergula dei campi
Denominazione in Arşân:
Êrba da pân
(Erba da pane)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
I semi erano un tempo usati nella panificazione; oggi viene utilizzata come pianta foraggera.
Foto di Nino Messina in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Delphinium consolida
Denominazione comune:
Speronella consolida, Erba cornetta, Fior cappuccio
Denominazione in Arşân:
Spronèla*, Spròun Cavalēr
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il fiore ha un tepalo munito di uno sperone ricurvo, lungo 15-18 mm, che dà il nome dialettale alla pianta.
Foto di Patrizia Ferrari in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Gleditsia triacanthos
Denominazione comune:
Spino di Giuda, Spinacristi
Denominazione in Arşân:
Bôch dal Sgnòur, Bôch salvâdegh, Marûga salvadga, Spîn dal Sgnòur, Spîn ed Nôster Sgnòur
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il riferimento al Nôster Sgnòur è evidente osservando le spine di questa pianta.
Foto di Erina Montoleone in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Asperula arvensis
Denominazione comune:
Stellina dei campi, Stellina ruvida, Palloncino
Denominazione in Arşân:
Êrba tàca
(Erba attaccaticcia)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il termine tàca è equivalente a “ruvida”.
Foto di Vito Buono in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Datura stramonium
Denominazione comune:
Stramonio comune, Indormia, Noce spinosa, Stramonio,Tromba degli Angeli
Denominazione in Arşân:
Stramòni, Tròmba dal Giudési
(Tromba del Giudizio)
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Pianta molto tossica, tale da far sentire a chi la ingerisce le trombe del giudizio. Anticamente era anche chiamata Erba da stregoni ma in un antico Dizionario delle Scienze Naturali (1840) i professori del Giardino del Re di Francia dichiararono: “Non ci è noto perché in diversi libri trovisi indicato con questo nome la Datura Stramonium”.
Le tribù indigene dell’America la usavano da tempi remoti nei riti iniziatici e in altri tipi di cerimonie religiose per indurre stati di euforia ed esaltazione. Diverse specie di Datura sono state e continuano ad essere utilizzate da numerose tribù dell’America settentrionale e centrale nel corso di riti iniziatici religiosi e magico-divinatori.
Foto di Erina Montoleone in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Orobanche minor
Denominazione comune:
Succiamele minore, Orobanche minore
Denominazione in Arşân:
Murbèin, Scalògna
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Pianta parassita che spiega il termine scalògna …. per le piante parassitate.
Foto di Daniela Longo in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
Denominazione scientifica:
Sulla coronaria
Denominazione comune:
Sulla comune, Guardarubio
Denominazione in Arşân:
Sóla
–
a
a
a
a
a
a
a
Note e Crediti
Il nome del genere fa riferimento al termine castigliano “Zulla” usato per indicare la pianta.
Foto di Attilio Marzorati in: www.floraitaliae.actaplantarum.org
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER RICEVERE OGNI VOLTA LA SEGNALAZIONE DI UN NUOVO POST
Salve, mi piace dare un piccolo contributo alla voce “Sulla”. in Siciliano Sudda. Viene prodotto un miele dolcissimo. Vi sono alcuni detti Siciliani: “Aviri u cori ‘nta sudda” = Avere il cuore nella sulla (Essere felicissimo/ il massimo della felicità), E’ comu u sceccu ‘nta a sudda = E’ come l’asino in mezzo ad campo di sulla (non capire più nulla), “Curri comu u sceccu quannu viri a sudda = Correre all’impazzata.
Grazie Giuseppe per il tuo bel contributo che mostra chiaramente, una volta di più, come le cose che ci sono familiari si appropriano, a latitudini diverse, di un diverso rapporto con la quotidianità e col linguaggio, che quando richiamiamo alla memoria ci arricchisce tutti in un piano di “espressività aumentata” …