Nella ricerca con cui il nostro G.F. Nasi ha identificato le 120 specie di uccelli presenti (o che sono stati presenti) sul nostro territorio, l’elenco di termini “reggiani” che li contraddistinguono rivela vocaboli sconosciuti ai più, e a noi per primi; questo significa almeno due cose di un certo rilievo:
la prima è che tutti questi uccelli erano presenti nel territorio reggiano (anche quelli che oggi non vediamo più, o forse non sappiamo più vedere);
la seconda è che chi parlava reggiano disponeva di un lessico parascientifico ricchissimo, conosceva (e riconosceva) la natura che lo circondava. E questo non riguardava soltanto gli esperti, ma praticamente tutti, indipendentemente dal livello culturale, scolastico, di censo. Se così non fosse stato non avremmo potuto recuperare questo repertorio in reggiano.
Insomma un contadino cento anni fa, in fatto di ornitologia (una fra le tante materie che possedeva per mezzo del reggiano), poteva surclassare un ingegnere o un esperto informatico dei giorni nostri.
In questa esposizione abbiamo voluto dare voce anche agli stessi uccelli, riproducendone a fianco del loro nome nel nostro dialetto, il canto o verso caratteristico.
Ci auguriamo che imparando a nominarli nuovamente, con la nostra lingua madre, forse tutti questi uccelli riusciremo anche a vederli , sentirli e proteggerli, perché
“..sono naturalmente le più liete creature del mondo.” (Giacomo Leopardi, Elogio degli uccelli, in: Operette morali, 1824)
Per l’intero repertorio è disponibile anche la ricerca a partire dal nome in dialetto nella pagina I UŠÉE IN DAL BAVÓLL ►
Denominazione scientifica:
Coturnyx coturnyx, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Quaglia comune
Denominazione in Arşân:
Quaja
–
Note e Crediti
La quaglia comune è un uccello della famiglia dei fasianidi. Misura 16–20 cm di lunghezza per 70-140 g di peso nei maschi e 70-155 g nelle femmine; l’apertura alare è di 32–35 cm. È indubbiamente il galliforme più piccolo d’Europa. La quaglia comune appartiene all’ordine dei Galliformi, che comprende anche il pollo domestico e presenta, come quest’ultimo, capacità di volo limitate; ciononostante, è un uccello migratore che effettua lunghi viaggi.
Denominazione scientifica:
Certhia brachydactyla, Brehm, 1820
Denominazione comune:
Rampichino comune
Denominazione in Arşân:
Rampighîn
–
Note e Crediti
Uccello passeriforme della famiglia dei certhidi. Misura 12,5 cm di lunghezza, per 7,5-11 g di peso.
Denominazione scientifica:
Regulus regulus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Regolo comune
Denominazione in Arşân:
Reginèla
–
Note e Crediti
Uccello passeriforme della famiglia dei regulidi. Coi suoi 8,5-9,5 cm di lunghezza, per 4,6-7,1 g di peso e un’apertura alare di 13,5-15,5 cm, il regolo rappresenta il più piccolo uccello europeo.
Denominazione scientifica:
Oriolus oriolus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Rigogolo
Denominazione in Arşân:
Galbedēr, Şgalbēder
–
Note e Crediti
Il rigogolo è caratterizzato da un evidente dimorfismo sessuale: mentre il maschio presenta un colore giallo-nero, la femmina è distinguibile per le tonalità giallo-verdi più mimetiche, con striature grigie sul ventre. La taglia è di 22 cm di lunghezza, per un peso di 70 grammi.
Denominazione scientifica:
Hirundo rustica, Linneus, 1758
Denominazione comune:
Rondine comune
Denominazione in Arşân:
Rundanèina
–
Note e Crediti
Piccolo uccello migratore dell’ordine dei passeriformidi presente praticamente in tutto il modo. La rondine comune è un uccello piccolo e agile, lungo circa 18-19,5 cm, con ali di 12–13 cm. Ha una coda lunga e biforcuta, ali curve e aguzze e un piccolo becco diritto di color grigio scuro. La rondine è un uccello migratore: in Italia solitamente arriva intorno al 21 di marzo e vi resta fino ai primi di ottobre.
Denominazione scientifica:
Apus apus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Rondone
Denominazione in Arşân:
Rundòun
–
Note e Crediti
Piccolo uccello migratore della famiglia degli apodidi. Il rondone è lungo 17–18 cm, ha un’apertura alare di 38–44 cm e non supera i 50 g di peso. È estremamente veloce e può raggiungere in volo dai 160 ai 220 km/h, un vero record per uccelli della sua taglia.
Denominazione scientifica:
Saxicola torquatus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Saltimpalo, Stiaccino
Denominazione in Arşân:
Covatèra, Seltimpêl
–
Note e Crediti
Piccolo uccello della famiglia dei muscicapidi (pigliamosche). Il saltimpalo è lungo circa 12 cm e pesa fino a tredici grammi.
Denominazione scientifica:
Troglodytes troglodytes, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Scricciolo comune, Reattino
Denominazione in Arşân:
Ariatèin, Riatèin, Uşlèin dal frèdd
–
Note e Crediti
Uccello passeriforme della famiglia dei trogloditidi, comune un po’ in tutto il mondo. È un uccello molto piccolo, di forma tonda e lungo appena 10 cm. Nonostante la piccola taglia, ha un canto squillante ed armonioso. Consiste in un trillo acuto e potente, molto prolungato.
Denominazione scientifica:
Ardeola rolloides, Scopoli, 1769
Denominazione comune:
Sgarza ciuffetto
Denominazione in Arşân:
Şgherşa
–
Note e Crediti
Uccello della famiglia degli ardeidi diffuso in Eurasia ed Africa. È un airone di medie dimensioni dal collo corto, come il guardiabuoi.
Denominazione scientifica:
Mergus merganser, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Smergo, Erlo
Denominazione in Arşân:
Garganèll, Tervèla
–
Note e Crediti
Lo smergo comune è un’anatra di grosse dimensioni distribuita in tutta la zona temperata settentrionale. Lo smergo maggiore è lungo 70 cm ed ha 78–94 cm di apertura alare.
Denominazione scientifica:
Platalea leucorodia, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Spatola
Denominazione in Arşân:
Palôt
–
Note e Crediti
Diffuso in Eurasia e Nordafrica, La spatola è un uccello abbastanza grande: è alta fino a 85 cm e può pesare anche 2 kg. La caratteristica più evidente è il becco: è a forma di spatola, da cui il nome. È facile confondere la spatola con un airone, specialmente con l’airone bianco maggiore, con cui ha in comune molti aspetti (dimensioni, habitat).
Denominazione scientifica:
Perdix perdix, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Starna, Pernice grigia
Denominazione in Arşân:
Pernîsa, Pernîsa nustrâna
–
Note e Crediti
Uccello galliformide della famiglia dei fasianidi. Nel gruppo dei fasianidi la si può descrivere come di medie dimensioni. Il corpo ha una lunghezza tra 29 e 33 cm, l’apertura alare è di circa 45–48 cm. Il peso medio è di poco superiore a 400 gr.
Denominazione scientifica:
Sturnus vulgaris, Linneus, 1758
Denominazione comune:
Storno
Denominazione in Arşân:
Stòurel, Stòrên
–
Note e Crediti
Uccello passeriforme della famiglia degli sturnidi. Lo storno è lungo circa 20 cm o poco più, ha un’apertura alare di circa 35 cm e pesa dai 70 ai 90 g. È stato inserito nell’elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo.
Denominazione scientifica:
Podiceps cristatus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Svasso maggiore
Denominazione in Arşân:
Brusapiòmb, Fisōl
–
Note e Crediti
Gli svassi maggiori sono lunghi 46–51 cm e hanno un’apertura alare di 59–73 cm. Pesano dagli 800 ai 1400 g. I pulcini fuggono dal nido e riescono a nuotare e addirittura ad immergersi da soli. In questo primo tempo vengono tuttavia anche portati sul dorso dai genitori.
Denominazione scientifica:
Podiceps nigricollis, Brehm, 1831
Denominazione comune:
Svasso minore, Svasso piccolo
Denominazione in Arşân:
Fisulèin, Fisōl Dal I Urèci Zâli
–
Note e Crediti
Lo svasso piccolo è lungo 28–34 cm. L’adulto è inconfondibile in estate con la sua testa e il suo collo neri e i lobi gialli degli orecchi. In inverno questo svasso è bianco con un cappuccio nero non ben definito. Preferisce sfuggire al pericolo tuffandosi sottacqua piuttosto che volare, sebbene riesca ad alzarsi facilmente dall’acqua.
Denominazione scientifica:
Coloeus monedula, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Taccola
Denominazione in Arşân:
Curnaciôt
–
Note e Crediti
Uccello passeriformide della famiglia dei corvidi. Il nome scientifico della specie monedula, significa letteralmente “mangiatrice di monete” relativa all’attrazione di questi uccelli per gli oggetti luccicanti. Misura 34–39 cm in lunghezza, per 136-265 g di peso con un’apertura alare di sui 70 cm.
Denominazione scientifica:
Ixobrychus minutus, Linnaeus, 1766
Denominazione comune:
Tarabusino, Guacco
Denominazione in Arşân:
Treintôs
–
Note e Crediti
Questo migratore è diffuso quasi in tutt’Italia, principalmente presente lungo il Po. La sua taglia da adulto si aggira sui 35 cm.
Denominazione scientifica:
Botaurus stellaris, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Tarabuso, Airone stellato
Denominazione in Arşân:
Seintôs
–
Note e Crediti
Migratore piuttosto raro in Italia, presente nelle zone umide centrosettentrionali. Di taglia medio-grande, arriva a pesare 1,2 kg, ed ha un’apertura alare superiore al metro.
Denominazione scientifica:
Turdus philomelos, C.L. Brehm, 1831
Denominazione comune:
Tordo bottaccio
Denominazione in Arşân:
Tòurd
–
Note e Crediti
Questo migratore regolare compare con bassa intensità in pianura padana. La sua taglia da adulto si aggira sui 23 cm, e può superare i 18 anni di età, come il tordo sassello.
Denominazione scientifica:
Turdus iliacus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Tordo sassello, Tordo rossino
Denominazione in Arşân:
Tòurd da l’óva
–
Note e Crediti
Per questo migratore regolare l’ Italia settentrionale rappresenta un’importante area di transito. La sua taglia da adulto si aggira sui 22 cm, e può superare i 18 anni di età.
Denominazione scientifica:
Streptopelia turtur, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Tortora selvatica, Tortorella
Denominazione in Arşân:
Tòurtra, Turturèina
–
Note e Crediti
Presente in Italia praticamente ovunque ad eccezione dell’alta montagna, migra verso sud nei mesi invernali. La sua taglia da adulto si aggira sui 27-30 cm.
Denominazione scientifica:
Tachybaptus ruficollis, Pallas, 1764
Denominazione comune:
Tuffetto
Denominazione in Arşân:
Şvasètt
–
Note e Crediti
È il più piccole degli svassi, ed è presente in Italia soprattutto nella pianura padana ed in Sardegna. La sua taglia da adulto si aggira sui 25-30 cm.
Il Tuffetto ha sviluppato un curioso meccanismo di difesa; se disturbato, si immerge completamente in acqua, tenendo fuori solo il capo per osservare la situazione.
Denominazione scientifica:
Upupa epops, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Upupa comune, Upupa eurasiatico, Plumbus
Denominazione in Arşân:
Pipola
–
Note e Crediti
Presente in Italia praticamente ovunque ad eccezione dell’alta montagna, migra verso sud nei mesi invernali. La sua taglia da adulto si aggira sui 25-32 cm.
Denominazione scientifica:
Luscinia megarhynchos, C.L. Brehm, 1831
Denominazione comune:
Usignolo, Rosignolo
Denominazione in Arşân:
Uşgnōl
–
Note e Crediti
Passeriforme migratore comune Europa, Asia e Nord Africa, nelle aree di collina e media montagna. La sua taglia da adulto si aggira sui 16-17 cm.
L’usignolo canta bene ed è sempre stato tenuto in gran conto per questa sua qualità, tanto che anticamente si riteneva il suo canto un antidolorifico che doveva portare al malato una pronta guarigione, ed al morente una morte dolce.
Denominazione scientifica:
Chloris chloris, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Verdone comune, Verdello
Denominazione in Arşân:
Verdēr
–
Note e Crediti
Passeriforme tra i più comuni e uniformemente distribuiti in Italia, nelle aree di collina e media montagna. La sua taglia da adulto si aggira sui 15-16 cm.
Denominazione scientifica:
Serinus serinus, Linnaeus, 1766
Denominazione comune:
Verzellino, Raperino, Verdolino
Denominazione in Arşân:
Şverzlèin
–
Note e Crediti
Passeriforme diffuso praticamente in tutt’ Europa, nelle aree di pianura e media collina. La sua taglia da adulto si aggira sugli 11-12 cm.
Denominazione scientifica:
Emberiza cirlus, Linnaeus, 1766
Denominazione comune:
Zigolo, Zigolo nero
Denominazione in Arşân:
Şmaltarōl
–
Note e Crediti
Passeraceo diffuso in Europa meridionale e Nord Africa, nelle zone antropizzate di collina e media montagna. La sua taglia da adulto si aggira sui 15 cm.
Denominazione scientifica:
Emberiza schoeniclus, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Zigolo di palude, Migliarino di palude
Denominazione in Arşân:
Miarōl
–
Note e Crediti
Largamente diffuso in Eurasia e Nord Africa, è tipico delle zone palustri e nel nostro territorio è solo parzialmente sedentario. La sua taglia da adulto si aggira sui 15 cm.
Denominazione scientifica:
Emberiza citrinella, Linnaeus, 1758
Denominazione comune:
Zigolo giallo
Denominazione in Arşân:
Pajaròun
–
Note e Crediti
Presente in tutta l’Eurasia, tra gli zigoli è una delle specie più comuni nell’Italia settentrionale; può nidificare su Alpi ed Appennini, ma più frequentemente è di passo. La sua taglia da adulto è tra i 16 e i 18 cm.
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER RICEVERE OGNI VOLTA LA SEGNALAZIONE DI UN NUOVO POST
Gran merito a chi ha caralogato e tradotto in arzàn i nomi di tutti quegli uccelli meravigliosi, molti dei quali fanno proprio ridere ma sono meglio(onomatopeici) di quelli originali italiani. Ho trovato quello della scovasléina, che cercavo da anni… Grazie, molte grazie. Istruttivo, specie per i giovani, avere anche il canto
Grazisssime
La ricerca fa riflettere sulle tante specie che non vediamo e non sentiamo piu’ (anche quelle locali o di passaggio o stagionali come le rondini … ) e del fascino e della bellezza di cui eravamo circondati .
Lavoro accurato che oltre al nome nella nostra lingua madre ci fa sentire e ricordare la loro voce.
Grazie
Grazie a te Giorgio di avere apprezzato la nostra ricerca, che dallo spunto felice e scrupoloso di un componente del nostro gruppo, è diventata l’esposizione che abbiamo pubblicato, nel nostro intento di recupero dell’espressività della lingua madre reggiana.
Notevole. Bravo Gian Franco.
Grazie Giuseppe, ma il merito non è solo mio. Al nostro gruppo piace parlare in termini di NOI, perché ognuno ci mette sempre qualcosa in quello che facciamo. Questo arricchisce di contenuti i nostri “prodotti” e consolida la nostra amicizia. Solo le “opere d’arte” sono personali, come le sirudèle (termine dialettale per non dire “poesie” che è termine troppo alto per noi), così come i quadri sono del pittore che li dipinge …..
Marta, il tuo commento ci fa molto piacere perché coglie uno degli obiettivi che vorremmo conseguire: arrivare ai bambini che purtroppo stanno perdendo il contatto con la Natura, cosa che è vera, in buona parte, anche per noi che siamo più vecchi. E così è per il dialetto, così ricco di fantasia nell’inventare nomi. Per questo abbiamo anche indirizzato alle Scuole dell’Infanzia il nostro messaggio, come una proposta di materiale didattico per chi lo vorrà utilizzare.